venerdì 3 giugno 2011

Barcellona modernismo & co.

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Servizio con Guida Ufficiale
Questa Escursione ha una durata di 7 ore circa inclusa la pausa pranzo, e viene svolta con un Professionista autorizzato.
Essa Comprende :


La Sagrada Familia

Templio Espiatorio Progettato dal singolare e geniale Architetto Antonio Gaudi ( Pioniere del Modernismo Architettonico Catalano )
Struttura iniziatasi a costruire nel 1882 a tutt'oggi incompiuta,Costituita attualmente da tre Facciate e l'abside,quest'ultima appartenente al primo Progetto che portava la firma di Francisco de Paula da Villar per alcuni anni Maestro di Gaudì.


Il Park Güell

l’opera che Gaudì inizia nel 1903 e termina solo nel 1914,in cui si ispirò alla seconda grande opera letteraria di Verdaguer "Canigò" in cui viene celebrata la grandezza della montagne catalane per la realizzazione del suo progetto.
Il Park Güell fu l’ennesimo progetto che Gaudì realizzò per il suo mecenate ( Eusebi Güell ) e che insieme i due concepirono non come un parco o un giardino pubblico (come suggerirebbe il nome), ma più come una città giardino, un sobborgo cittadino destinato a cambiare il modo di concepire la vita nei centri abitati integrando le case con la vegetazione e gli ambienti naturali del luogo.
Purtroppo però gli abitanti di Barcellona non accolsero con molto entusiasmo l’idea di Güell tanto che solo 2 dei 60 lotti realizzati furono acquistati e così il progetto fallì miseramente. In una delle due case già costruite quindi si trasferì Gaudì con il padre e la figlia della sorella e ci rimase fino a quando si trasferì definitivamente nel cantiere della Sagrada Familia.
Quindi i lavori interrotti nel 1914 ripresero nel 1922 quando la città e il comune di Barcellona decisero di destinare l’area di Park Güell a parco pubblico e di affidarne il completamento allo stesso Gaudì. Infatti bisogna dire che se l’idea di Güell di "programma sociale" fu un fallimento, non lo fu invece la parte dell’impresa di cui si occupò Gaudì. Nell’area destinata ai 60 lotti non fu costruito pressoché nulla e questa rimase allo stato naturale selvaggio, mentre le parti dedicate al tempo libero, costruite, divennero un capolavoro.
Per il parco Güell acquistò la Muntanya Pelada, situata a nord ovest di Barcellona, una zona caratterizzata da pendii accentuati, assenza di fonti d’acqua e da un terreno sassoso e arido, superficie inutilizzabile per la realizzazione di un centro cittadino e di zone verdi. Ma Gaudì non curandosi di questo procedé senza esitazione nella progettazione del Parco utilizzando questi aspetti negativi a suo favore.
Per le mura di cinta si limitò semplicemente a seguire il profilo sinuoso dei molteplici cambi di pendenza della montagna creando un profilo ondulato della struttura. Inoltre Gaudì ricoprì tutto il muro con frammenti di ceramica rossi e bianchi che oltre ad avere la funzione di decorazione, ebbero quella di impermeabilizzazione (il muro fu costruito con un materiale alquanto scadente) e di rafforzamento della funzione protettiva del muro nei confronti di intrusi. Il rivestimento del muro liscio e arrotondato infatti non offre appiglio per le dita ed è davvero difficile poterlo scavalcare a mani nude.
L’entrata principale è incorniciata da due edifici simili a due casette delle fiabe. Le loro pareti irregolari sono realizzate con lo stesso materiale del muro di cinta e culminano in un tetto altrettanto irregolare e ondoso ricoperto ancora una volta da frammenti policromi di ceramica. Tutto è perfettamente integrato nel paesaggio fatta eccezione per una torretta (molto simile a quella di villa El Capricho) che apparentemente con la sua bicromia blu e bianca sembra completamente isolata dal resto. Senza una funzione precisa il verticalismo della torretta deve essere perciò osservato da fuori l’entrata del Parco e così gli insoliti colori assumono un significato: il colore azzurro del cielo e il bianco della nuvole in movimento.
Appena entrati ci si trova davanti a una grande scalinata che porta a una vasta sala ipostila realizzata come un tempio classico greco. Tributo a Güell grande estimatore dell’arte classica ellenica, la sala ipostila è costituita da 86 enormi colonne doriche che sorreggono un soffitto ondulato ricoperto ancora una volta da molteplici frammenti di ceramica policromi. A guardia dell’entrata della sala due draghi, simboli di Barcellona, in realtà, nascondono due enormi cisterne per la raccolta dell’acqua piovana con la quale viene mantenuta la verdeggiante vegetazione del Parco.
Ancora una volta, come era già accaduto per il muro di cinta, gli elementi decorativi del parco hanno una doppia funzione nascosta dietro al semplice aspetto estetico-decorativo e la sala ipostila non è certo da meno.
Infatti le colonne supportano il tetto che non è solo un tetto e completano una struttura completamente diversa dalle apparenze. La terrazza soprastante orlata da un sinuoso e interminabile sedile, infatti è punto centrale del parco e non è altro che la "piazza mercato", concepita come luogo d’incontro per tutti gli abitanti del borgo giardino nonché come luogo di rappresentazioni teatrali e manifestazioni culturali.
Il resto del parco invece non è altro che un intreccio infinito di viadotti e viottoli che serpeggiano attraverso la folta vegetazione della montagna.
Il Park Güell, come ogni opera di Gaudì contiene anticipazioni ed esplorazioni dei nuovi stili e correnti artistiche dell’Europa. Se si considerano le decorazioni di "ceramica frammentata" soprattutto nell’ornamento del sedile, si vedrà come il loro livello sia cresciuto rispetto i primi esperimenti risalenti a Finca Güell e si noterà come essi siano configurate come i collages dei futuri Dadaisti.
Anche con uso di materiali poveri Gaudì riuscì ad anticipare intuizioni e idee dei futuri cubisti, Picasso e Mirò anche se a dire il vero questa limitatezza di mezzi creò non pochi problemi all’architetto catalano.
La pietra ricavata dello scavo per i sentieri e i viottoli risultava decisamente poco resistente all’erosione dell’acqua e così Gaudì dovette ricorrere ad accorgimenti come il rivestimento delle strutture con Trencadicas, la sovrapposizione di più strati di materiale e così via... cmq il risultato fu notevole tanto che le opere di ristrutturazione fino ad oggi sono state davvero limitate.
Importante da ricordare inoltre che questa fu la prima struttura in cui Gaudì, insieme a mattoni e barrette di acciaio, utilizzò il calcestruzzo per la costruzione della già citata torretta all’entrata.


Case Moderniste

Ubicate in Paseo de Gracia,tra le arterie principali della Città.L'isolato in cui sorgono viene definito " La Manzana della discordia" ( L'isolato della discordia ) dal momento che a rappresentare queste case ( Tre per L'esattezza ) sono stati i Geni dell'Architettura Modernista,che hanno avuto dei dissidi,delle incomprensioni creando una vera e propia competizione tra loro
Percorrendo P.de Gracia infatti da Plaza Catalunya verso la Diagonal.La Prima che ci troveremo a sinistra è la Casa lleo Morera opera di Domenech y Montaner,segue la Casa Amattler di Puig y Cadafalch,infine la Casa Battlo opera di Antonio Gaudì.
Inoltre proseguendo piu' avanti per il Paseo de Gracia sulla destra Troveremo la Famosa Casa Milà ( Pedrera ) anch'essa Appartenente all'inconfondibile stile di Antonio Gaudì.

Tibidabo

Con i suoi 542 m, il Tibidabo è la collina più alta della catena boscosa che fa da sfondo a Barcellona. Se il cielo è limpido, si gode un'ottima vista della città. Gli abitanti della città si recano sul Tibidabo per visitare il luna park chiamato Parc d'Atraccions, che ospita autoscontri e una casa degli orrori. Ma ancora più emozionante di qualsiasi attrazione del luna park è l'ascensore in vetro che sale per 115 m, fino a un osservatorio turistico situato presso la torre delle telecomunicazioni, Torre de Collserola. I più tranquilli possono trovare pace e ristoro nel Temple del Sagrat Cor, la risposta di Barcellona al Sacré Coeur di Parigi: è ancora più criticato dagli esteti di quanto non lo sia il suo equivalente parigino. Dalla stazione della funicolare del Tibidabo, lo vedrete comparire all'orizzonte: sembra essere costituito in realtà da due chiese, una sopra l'altra. Quella superiore è sormontata da una statua gigante raffigurante Cristo; tramite un ascensore si può salire fino al tetto.

Plaza Catalunya

Centro nevralgico della Città,annoverata tra le piu' grandi Piazze D'Europa La Piazza Catalogna rappresenta un luogo di ritrovo sia per i Barcellonesi che per i Turisti.


Note : Il costo di eventuali ingressi a Musei e/o Recinti Patrimonio dello Stato è a carico del cliente.
Il costo della dieta della Guida è a carico del cliente.Dovrà quindi essere inserito nel Voucher.
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